SETTE DOMANDE A... Marino Defendi, tecnico della Narnese

ALESSANDRO CASAGRANDE CONTARDI
NARNI - Il protagonista di oggi, della rubrica "Sette domande a...", è Marino Defendi (in foto), allenatore della Narnese.
Cosa l'ha portata ad accettare l'avventura con la Narnese?
"Sicuramente il buon rapporto che ho instaurato con il direttore Gambini e il Presidente ha inciso molto. Oltretutto, stiamo parlando di una società che vanta un'organizzazione che in pochi hanno in queste categorie".
Qual'è l'obbiettivo che vi siete prefissati?
"Per quanto riguarda il campo non abbiamo un obbiettivo ben definito, vogliamo lavorare come meglio sappiamo per raggiungere il migliore risultato possibile senza darci dei limiti. Un obbiettivo comunque c'è ed è quello di valorizzare al meglio i nostri giovani".
E' soddisfatto del mercato fatto? Manca ancora qualcosa?
"Sono davvero soddisfatto del lavoro fatto dalla società e dal direttore, che ci ha permessso di avere, ad oggi, una rosa molto valida. Sicuramente, visto il mercato ancora nel vivo, valuteremo se completare ancora alcuni colpi".
Come vede il prossimo campionato, anche in vista dei tre under?
"Non sarà un campionato facile, anzi sarà molto equilibrato e pieno di incognite. Su quest'ultimo aspetto l'incognita maggiore saranno i tre under da impiegare. Nonostante questo, sono fiducioso dei nostri giovani e spero possano fare un grande campionato".
Chi vede come favorita alla vittoria finale?
"Non si possono fare ancora pronostici, visto il mercato aperto e il fatto che le squadre ancora si muoveranno per definire le rose".
Chi vede come sfavorità?
"Anche qui non riesco a darti un nome ben definito. Parliamo di un campionato molto equilibrato dove tutte possono fare bene".
Chi può essere l'outsider?
"Non saprei, ci sono molte squadre valide che possono rappresentare una sorpresa".
